Sulla nuova piattaforma ibrida di Nintendo fa il suo debutto l’ottava generazione di Pokémon: siete pronti a prenderli tutti…di nuovo?
Ogni generazione nuova di Pokèmon apre una nuova era del ben consolidato brand: una nuova regione mai vista prima, personaggi inediti, nuove creature e mostri leggendari saranno il trampolino di lancio per costruire per i prossimi anni tutte le opere collaterali, dalle serie animate agli spin-off a cui siamo già da tempo abituati. Oggi finalmente siamo all’inizio di tutto questo inoltrandoci all’interno della misteriosa e molto british regione di Galar.
Gameplay
Fin dalla prima avventura di Pokèmon, l’esplorazione è il punto cruciale. Scoprire nuovi percorsi, setacciarli in ogni dove alla ricerca di mostriciattoli e strumenti e uno degli immancabili ingredienti di ogni titolo di Game Freak, la software house creatrice del titolo, e, questo Spada e Scudo non fa eccezioni. I luoghi di interesse di Galar, primariamente, sono peculiari per la varietà delle ambientazioni: dalle campagne rurali del sud ci ritroveremo a quelli pieni di neve e ghiaccio quando ci inoltreremo nel centro nord. Dalle piccole cittadine iniziali, nel mezzo delle colline o sulle rive del mare, potremo ritrovarci nelle metropoli di Steamington e Knuckleburg, caratterizzate da enormi ingranaggi vaporose oppure da costruzioni antiche che rimandano allo stile medievale. Questa varietà strutturale delle location avrà delle ripercussioni anche dal punto di vista del gameplay: potremo trovare sentieri molto lineari come nel caso del percorso 5, nel quale potremo dedicarci per lo più alla ricerca e cattura dei pokèmon, mentre il Bosco Brillabirinto o altri, avranno un level design ben più complesso, fatto di strade primarie e secondarie, con il quale il giocatore più paziente potrà ricevere ricompense maggiori premiando il suo sforzo. Nonostante rispetto ad altre edizioni il numero dei percorsi totali sia diminuito, la varietà e la caratterizzazione li rendono più di impatto e più piacevoli. Anche la struttura, ereditata dal titolo Let’s Go con la presenza di creature nell’overworld, che si andranno ad alternare ai classici incontri casuali nell’erba, ci regala l’esperienza di vedere come si muovono i Pokèmon, e, specialmente per quelli inediti, la sensazione di poterli vedere in movimento per la prima volta è appagante.
Sistema di gioco e contenuti
Il senso di avventura che pervade il gioco è proprio aiutato dal fatto di poterli vedere e capire come agiscono. Alcuni ci caricheranno appena ci incontreranno, mentre altri scapperanno a più non posso, per caratterizzarne la natura. Avremo quindi creature come Eldegoss, che essendo una sfera di polline, verrà trasportata dal vento planando sulla testa dei giocatori. Mentre Elgyem, in quanto alieno, ad esempio, si teleporterà di continuo e ci costringerà a prevederne le mosse per poterlo incontrare. Tutto questo sistema ci dona una grandissima immersività all’interno del gioco, dandoci la sensazione di vivere davvero questa grande avventura. Il nuovo funzionamento del Pokedex ci aiuterà nella nostra impresa: ci farà infatti vedere una lista di mostriciattoli consigliati da catturare, dandoci un immediata segnalazione della loro posizione. Non dovremo quindi pensare a quali Pokèmon manchino nella nostra collezione ma avremo il Pokèdex stesso che ci ricorderà che una creatura scoperta, ma non ancora catturata, è presente in quel percorso.
Una volta catturato un Pokèmon, attraverso il nuovo box portatile, potremo decidere di aggiungerlo immediatamente alla propria squadra e non dovremo raggiungere il solito centro Pokèmon per poterli cambiare. La sensazione di essere immersi nella natura sarà davvero peculiare, infatti fino a quando non arriveremo in un centro abitato potremo fare affidamento solo con strumenti curativi a disposizione per guarire i nostri compagni feriti, o potremo utilizzare la funzione del pokècampeggio con cuina di piatti e pietanze in grado di revitalizzare i nostri amati mostriciattoli, oppure facendogli consumare risorse,bacche o ingredienti raccolti durante il percorso. Anche le città saranno piene di attività da compiere, con ascensori, negozi parrucchieri e boutique dove poter personalizzare i nostri avatar, o le immancabili agli stadi per sfidare i vari capipalestra, o frequentare il più classico dei centri Pokèmon con tutte le funzioni ad essi annesse. Insomma un titolo enorme, con contenuti davvero innumerevoli.
Nonostante l’obiettivo rimanga quello classico, cioè catturare i Pokèmon allenarli e poi sidare i capipalestra fino all’ottenimento del titolo di campione di Galar, tutta l’esperienza vale la pena di essere vissuta. Avremo anche dei raid per potenziare ulteriormente la nostra squadra, andando ad affrontare dei Pokèmon giganti, che ci consentiranno di crescere come team.
Conclusioni
Un titolo quindi enorme, pieno di cose da fare, delizia per gli affezionati della serie, ma anche per chi si avvicina a questo gioco per la prima volta. Pokèmon Spada e Scudo si riconferma davvero come uno dei titoli più riusciti di sempre, e nonostante le dinamiche siano sempre le stesse sin dal principio, non riesce a perdere ruggine grazie ai tanti miglioramenti che vengono operati sul gioco ad ogni versione. La switch ci delizia anche nel compartimento grafico, regalandoci uno dei titoli più belli dei nostri tascamostri preferiti
Voto 10/10
Difficilmente riuscirei a dare un voto più basso a questo capolavoro che, anche se non privo di difetti, ci dimostra che alcune idee non calano mai di interesse. E ancora una volta: Gotta catch’em all!