Lo smartphone, come ben si sa, è un compagno fedele delle nostre giornate sia nella vita privata, sia quando si parla di lavoro. Non a caso, quando si parla di offerte telefonia mobile e di scelta dell’operatore di riferimento, si chiama in causa una tematica estremamente interessante.
Se sei qui, significa che vuoi sapere qualcosa di più in merito ai criteri da considerare prima di procedere alla sottoscrizione del contratto. Vediamo assieme i principali nelle prossime righe.
Abbonamento o ricaricabile?
Nel momento in cui ci si chiede quali criteri tenere in considerazione quando si sceglie un’offerta di telefonia mobile, rientra senza dubbio la distinzione tra sottoscrizione di un abbonamento e acquisto di una sim ricaricabile.
Quando si parla del primo dei due casi, è opportuno sottolineare la possibilità di scegliere abbonamenti business. Entrando nel vivo di questo aspetto, ricordiamo che esistono offerte pensate per aziende e altre che, invece, sono tarate per i liberi professionisti.
Ovviamente cambiano i costi ma non bisogna preoccuparsi se al primo impatto possono apparire altri. Le offerte business, infatti, sono comprensive anche di IVA e rappresentano un costo che può essere scaricato dalle tasse.
Costi di attivazione
Proseguendo con l’elenco delle specifiche sulle quali è bene soffermarsi quando si parla di offerte di telefonia mobile, non si può non parlare dei costi di attivazione. Cosa dire in merito? Che nelle situazioni in cui si sottoscrive un contratto ex novo ci si può trovare, in alcuni frangenti, a pagare la SIM più un ulteriore onere.
Attenzione, però: come si può evincere consultando portali come tariffe.it, alcuni operatori applicano degli sconti particolari su queste somme. Essenziale, però, è specificare che si tratta quasi sempre di proposte dedicate a utenti che provengono da un numero ristretto di gestori concorrenti.
Vincoli temporali
Non c’è che dire: sono diversi i punti da tenere presenti quando si parla di criteri di selezione dell’operatore per lo smartphone! Uno che non va assolutamente dimenticato è l’aspetto dei vincoli temporali.
Quando li si nomina, è doveroso rammentare che, generalmente, il vincolo ha una durata pari a 12 e 24 mesi. Inoltre, si tratta di un “paletto” spesso associato a delle promozioni.
Cosa accade nel momento in cui si recede prima della scadenza del vincolo? Che ci si trova ovviamente davanti alla necessità di pagare una penale. Come messo in primo piano dall’Agcom, le somme in questione devono rispettare un criterio di proporzionalità inversa rispetto al tempo trascorso dal momento in cui è stato sottoscritto il contratto.
Copertura del segnale
Anche la copertura del segnale è importantissima. Per ricavare informazioni in merito prima della sottoscrizione di un abbonamento o dell’acquisto di una SIM, si può dare una veloce occhiata online. Tutte le compagnie, infatti, mettono a disposizione gratuitamente una mappa con i dati in merito.
Le esigenze di chi viaggia
Fino ad ora, non abbiamo citato un nodo di grande rilevanza, ossia quello delle esigenze di chi viaggia spesso. Come sicuramente sai, i costi di roaming sono stati aboliti nel 2017 per quanto riguarda i Paesi UE. Nelle situazioni in cui ci si trova a viaggiare spesso fuori dai confini dell’Unione, è consigliabile fare attenzione alle proposte ad hoc dei vari gestori.
Entrando nel dettaglio di queste ultime, è basilare ricordare che hanno una durata limitata nel tempo. Si parla infatti di pacchetti di qualche decina di euro che sono validi per dieci giorni/massimo un mese.
Concludiamo rammentando che in tutto questo non va mai dimenticata la possibilità di recedere, entro 14 giorni e senza la necessità di presentare alcuna motivazione, dai contratti sottoscritti a distanza o fuori dalle mura degli store delle varie compagnie.